Odysseus Chords by Francesco Guccini
Tempo:
84.05 bpm
Chords used:
G
E
F
C
Am
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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[N] [A]
[Am]
Bisogna che lo fermi fortemente, [E] che certo non appartenevo al mare, [Am] anche se Deido l'impe
umana gente mi [E] sospinse un giorno a navigare.
[C] E se guardavo l'isola petrosa, [G] uliviarmente sopra ogni collina c [C]'era il mio cuore [F] al
sommo d'ogni cosa, [C] c'era l'anima mia che [G] contadina.
[C] Un'isola d'aratro e di [G] frumento, senza le vele, senza pescatori, il [F] sudore e la terra
erano argento, il vino e [E] l'olio erano i miei ori.
[A] Ma se tu guardi un monte che è di faccia, [E] senti che ti sospinge un altro monte, un'isola
[Am] col mare che l'abbraccia, [E] ti chiama un'altra isola di fronte [C] e dieni un volto a quelle mie chimere.
[G] Le navi costruite in forma ardita, [F] concavinavi dalle vele nere, [C] e nel mare [G] cambiò quella
mia vita, [C] e il mare trascurato mi travolse.
[G] Seppi che il mio futuro era sul mare, con [F] un dubbio però che non si sciolse, [B] senza
futuro era il mio navigare.
Ma [Am] nel futuro trame di passato [F] si uniscono a brandelli di presente, [G] ti esalta l'acqua
del gusto del salato, [E] brucia la mente che ad ogni viaggio [Am] reinventarsi un mito, [F] ogni
incontro ritisegnare il mondo [G] e perdersi nel gusto del proibito, [E] sempre più in fondo.
[A]
E andare in giorni bianchi come assurda, [E] soffio di vento e forza delle braccia, ma no il timone
e [Am] sguardo nella pura [E] stiuma che lascia effime una traccia.
[C] Andare nella notte che ti avvolge, [G] scruttando delle stelle il tremolare, [F] in alto l'orsa
è un segno che ti [C] volge, diritta verso il nord della polare, e andare come spinto dal
destino verso [G] una guerra, verso l'avventura, [F] e tornare contro ogni [B] vaticino, contro gli
dèi e contro la [E] paura.
[Am] E andare verso isole incantate, verso [Ab] altri amori, verso forze arcane, [A] compagni persi
e navi [Am] naufragate, per [E] mesi, anni o soltanto [C] settimane, la memoria confonde dall'ublio,
c'era [G] una usica e dove le sirene, circe [F] calipso perse nel brusio, [C] di voci che non so [G] legare
assieme, [C] mi sfuggo nel timone vela remo, la [G] frattura fa inizio ed il finire, [F] l'urlo
dell'accercato polifemo, [B] ed il mio navigare per [E] fuggire, e [Am] fuggendosi muore la mia morte,
[F] sento vicina quando tutto tace sul mare, [G] e maledico la mia sorte, [B]
non trovo [E] pace, [Am] forse
perché sono rimasto solo, [F] ma allora non tremava la mia mano, e i [G] remi muta in alia il follevolo,
[F]
oltre all [E]'umano, [Am]
la via del mare segna [A] false rotte, [Ab]
ingannevoli in mare ogni tracciato,
[A] solo le leggende perse nella notte [Ab] perenne, il giorno mi ha cantato, [G] donandomi per un'eterna
vita, raffiusi in versi, in ritmi, in una rima, [A] dandomi ancora la gioia infinita, di [G] entrare in
[B] [F]
[Am]
Bisogna che lo fermi fortemente, [E] che certo non appartenevo al mare, [Am] anche se Deido l'impe
umana gente mi [E] sospinse un giorno a navigare.
[C] E se guardavo l'isola petrosa, [G] uliviarmente sopra ogni collina c [C]'era il mio cuore [F] al
sommo d'ogni cosa, [C] c'era l'anima mia che [G] contadina.
[C] Un'isola d'aratro e di [G] frumento, senza le vele, senza pescatori, il [F] sudore e la terra
erano argento, il vino e [E] l'olio erano i miei ori.
[A] Ma se tu guardi un monte che è di faccia, [E] senti che ti sospinge un altro monte, un'isola
[Am] col mare che l'abbraccia, [E] ti chiama un'altra isola di fronte [C] e dieni un volto a quelle mie chimere.
[G] Le navi costruite in forma ardita, [F] concavinavi dalle vele nere, [C] e nel mare [G] cambiò quella
mia vita, [C] e il mare trascurato mi travolse.
[G] Seppi che il mio futuro era sul mare, con [F] un dubbio però che non si sciolse, [B] senza
futuro era il mio navigare.
Ma [Am] nel futuro trame di passato [F] si uniscono a brandelli di presente, [G] ti esalta l'acqua
del gusto del salato, [E] brucia la mente che ad ogni viaggio [Am] reinventarsi un mito, [F] ogni
incontro ritisegnare il mondo [G] e perdersi nel gusto del proibito, [E] sempre più in fondo.
[A]
E andare in giorni bianchi come assurda, [E] soffio di vento e forza delle braccia, ma no il timone
e [Am] sguardo nella pura [E] stiuma che lascia effime una traccia.
[C] Andare nella notte che ti avvolge, [G] scruttando delle stelle il tremolare, [F] in alto l'orsa
è un segno che ti [C] volge, diritta verso il nord della polare, e andare come spinto dal
destino verso [G] una guerra, verso l'avventura, [F] e tornare contro ogni [B] vaticino, contro gli
dèi e contro la [E] paura.
[Am] E andare verso isole incantate, verso [Ab] altri amori, verso forze arcane, [A] compagni persi
e navi [Am] naufragate, per [E] mesi, anni o soltanto [C] settimane, la memoria confonde dall'ublio,
c'era [G] una usica e dove le sirene, circe [F] calipso perse nel brusio, [C] di voci che non so [G] legare
assieme, [C] mi sfuggo nel timone vela remo, la [G] frattura fa inizio ed il finire, [F] l'urlo
dell'accercato polifemo, [B] ed il mio navigare per [E] fuggire, e [Am] fuggendosi muore la mia morte,
[F] sento vicina quando tutto tace sul mare, [G] e maledico la mia sorte, [B]
non trovo [E] pace, [Am] forse
perché sono rimasto solo, [F] ma allora non tremava la mia mano, e i [G] remi muta in alia il follevolo,
[F]
oltre all [E]'umano, [Am]
la via del mare segna [A] false rotte, [Ab]
ingannevoli in mare ogni tracciato,
[A] solo le leggende perse nella notte [Ab] perenne, il giorno mi ha cantato, [G] donandomi per un'eterna
vita, raffiusi in versi, in ritmi, in una rima, [A] dandomi ancora la gioia infinita, di [G] entrare in
[B] [F]
Key:
G
E
F
C
Am
G
E
F
[N] _ _ [A] _ _ _ _ _ _
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_ _ Bisogna che lo fermi fortemente, [E] che certo non appartenevo al mare, [Am] anche se Deido l'impe
umana gente mi [E] sospinse un giorno a navigare.
[C] E se guardavo l'isola petrosa, [G] uliviarmente sopra ogni collina c [C]'era il mio cuore [F] al
sommo d'ogni cosa, [C] c'era l'anima mia che [G] contadina.
[C] Un'isola d'aratro e di [G] frumento, senza le vele, senza pescatori, il [F] sudore e la terra
erano argento, il vino e [E] l'olio erano i miei ori.
[A] Ma se tu guardi un monte che è di faccia, [E] senti che ti sospinge un altro monte, un'isola
[Am] col mare che l'abbraccia, [E] ti chiama un'altra isola di fronte [C] e dieni un volto a quelle mie chimere.
[G] Le navi costruite in forma ardita, [F] concavinavi dalle vele nere, [C] e nel mare [G] cambiò quella
mia vita, [C] e il mare trascurato mi travolse.
[G] Seppi che il mio futuro era sul mare, con [F] un dubbio però che non si sciolse, [B] senza
futuro era il mio navigare.
Ma [Am] nel futuro trame di passato [F] si uniscono a brandelli di presente, [G] ti esalta l'acqua
del gusto del salato, [E] brucia la mente che ad ogni viaggio [Am] reinventarsi un mito, [F] ogni
incontro ritisegnare il mondo [G] e perdersi nel gusto del proibito, [E] sempre più in fondo.
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_ E andare in giorni bianchi come assurda, [E] soffio di vento e forza delle braccia, ma no il timone
e [Am] sguardo nella pura [E] stiuma che lascia effime una traccia.
[C] Andare nella notte che ti avvolge, [G] scruttando delle stelle il tremolare, [F] in alto l'orsa
è un segno che ti [C] volge, diritta verso il nord della polare, e andare come spinto dal
destino verso [G] una guerra, verso l'avventura, [F] e tornare contro ogni [B] vaticino, contro gli
dèi e contro la [E] paura.
[Am] E andare verso isole incantate, verso [Ab] altri amori, verso forze arcane, [A] compagni persi
e navi [Am] naufragate, per [E] mesi, anni o soltanto [C] settimane, la memoria confonde dall'ublio,
c'era [G] una usica e dove le sirene, circe [F] calipso perse nel brusio, [C] di voci che non so [G] legare
assieme, [C] mi sfuggo nel timone vela remo, la [G] frattura fa inizio ed il finire, [F] l'urlo
dell'accercato polifemo, [B] ed il mio navigare per [E] fuggire, e [Am] fuggendosi muore la mia morte,
[F] sento vicina quando tutto tace sul mare, [G] e maledico la mia sorte, [B]
non trovo [E] pace, [Am] forse
perché sono rimasto solo, [F] ma allora non tremava la mia mano, e i [G] remi muta in alia il follevolo,
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oltre all [E]'umano, _ [Am] _ _ _ _ _
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_ _ la via del mare segna [A] false rotte, [Ab]
ingannevoli in mare ogni tracciato,
[A] solo le leggende perse nella notte [Ab] perenne, il giorno mi ha cantato, [G] donandomi per un'eterna
vita, raffiusi in versi, in ritmi, in una rima, [A] dandomi ancora la gioia infinita, di [G] entrare in
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umana gente mi [E] sospinse un giorno a navigare.
[C] E se guardavo l'isola petrosa, [G] uliviarmente sopra ogni collina c [C]'era il mio cuore [F] al
sommo d'ogni cosa, [C] c'era l'anima mia che [G] contadina.
[C] Un'isola d'aratro e di [G] frumento, senza le vele, senza pescatori, il [F] sudore e la terra
erano argento, il vino e [E] l'olio erano i miei ori.
[A] Ma se tu guardi un monte che è di faccia, [E] senti che ti sospinge un altro monte, un'isola
[Am] col mare che l'abbraccia, [E] ti chiama un'altra isola di fronte [C] e dieni un volto a quelle mie chimere.
[G] Le navi costruite in forma ardita, [F] concavinavi dalle vele nere, [C] e nel mare [G] cambiò quella
mia vita, [C] e il mare trascurato mi travolse.
[G] Seppi che il mio futuro era sul mare, con [F] un dubbio però che non si sciolse, [B] senza
futuro era il mio navigare.
Ma [Am] nel futuro trame di passato [F] si uniscono a brandelli di presente, [G] ti esalta l'acqua
del gusto del salato, [E] brucia la mente che ad ogni viaggio [Am] reinventarsi un mito, [F] ogni
incontro ritisegnare il mondo [G] e perdersi nel gusto del proibito, [E] sempre più in fondo.
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_ E andare in giorni bianchi come assurda, [E] soffio di vento e forza delle braccia, ma no il timone
e [Am] sguardo nella pura [E] stiuma che lascia effime una traccia.
[C] Andare nella notte che ti avvolge, [G] scruttando delle stelle il tremolare, [F] in alto l'orsa
è un segno che ti [C] volge, diritta verso il nord della polare, e andare come spinto dal
destino verso [G] una guerra, verso l'avventura, [F] e tornare contro ogni [B] vaticino, contro gli
dèi e contro la [E] paura.
[Am] E andare verso isole incantate, verso [Ab] altri amori, verso forze arcane, [A] compagni persi
e navi [Am] naufragate, per [E] mesi, anni o soltanto [C] settimane, la memoria confonde dall'ublio,
c'era [G] una usica e dove le sirene, circe [F] calipso perse nel brusio, [C] di voci che non so [G] legare
assieme, [C] mi sfuggo nel timone vela remo, la [G] frattura fa inizio ed il finire, [F] l'urlo
dell'accercato polifemo, [B] ed il mio navigare per [E] fuggire, e [Am] fuggendosi muore la mia morte,
[F] sento vicina quando tutto tace sul mare, [G] e maledico la mia sorte, [B]
non trovo [E] pace, [Am] forse
perché sono rimasto solo, [F] ma allora non tremava la mia mano, e i [G] remi muta in alia il follevolo,
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oltre all [E]'umano, _ [Am] _ _ _ _ _
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_ _ la via del mare segna [A] false rotte, [Ab]
ingannevoli in mare ogni tracciato,
[A] solo le leggende perse nella notte [Ab] perenne, il giorno mi ha cantato, [G] donandomi per un'eterna
vita, raffiusi in versi, in ritmi, in una rima, [A] dandomi ancora la gioia infinita, di [G] entrare in
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