Chords for Francesco Guccini - Odysseus
Tempo:
83.85 bpm
Chords used:
G
Am
E
C
F
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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[Am]
[A] [Am]
Bisogna che lo affermi fortemente, [E] che certo non appartenevo al mare, [Am] anche se Deido l'impe
umana gente mi [E] sospinse un giorno a navigare.
[C] E se guardavo l'isola petrosa, [G]
uliviarmenti sopra ogni collina c [C]'era il mio cuore al
sommo d'ogni cosa, c'era l'anima mia [Bm] che contadina.
[Am] Un'isola d'aratro e di frumento, [G] senza le vele, senza pescatori, [C] il sudore e la terra
erano argento, [B] il mine e l'oglio erano [E] i miei ori.
[Am] Ma se tu guardi un monte che è di faccia, [E]
senti che ti sospinge un altro monte, [Am] un'isola
col mare che l'abbraccia, ti [E] chiama un'altra isola di fronte.
[C] E diedi un volto a quelle mie chimere, [G] le navi costruite in forma ardita, [C] con cavinavi
dalle vele nere.
E nel mare cambiò [G] quella mia vita, [C] e il mare trascurato mi travolse.
[G]
Seppi che il mio futuro era sul mare, [F] con un dubbio però che non si sciolse, [B] senza
futuro era [E] il mio navigare.
[Am] Ma nel futuro trame di passato [F] si uniscono a brandelli di presente, [G] ti esalta l'acqua
e il gusto del salato.
[B]
Brucia [E] la mente, [Am] e ad ogni viaggio reinventarsi un mito, [F] ogni incontro ridisegnare il mondo,
[G] e perdersi nel gusto del proibito, [F]
sempre [E] più in fondo.
[A]
[F] [A]
E andare [Am] in giorni bianchi come era assurda, [E] soffio di vento e forza delle braccia, ma
[Am] no il timone, sguardo nella pura [E] stiuma che lascia in fine una traccia.
[C] Andare nella notte che ti avvolge, [G]
scruttando delle stelle il tremolare, [C] in alto l'orsa
è un segno che ti volge, diritta verso il [G] nord della polare.
[C] E andare come spinto dal destino, [G] verso una guerra, verso l'avventura, [F] e tornare contro
ogni vaticino, [B] contro gli dèi e contro [E] la paura.
[Am] E andare verso isole incantate, verso [Ab] altri amori, verso forze arcane, [Am] compagni persi
e navi naufragate, [E] per mesi, anni, o soltanto settimane, [C] la memoria confonde dall'oblio,
c [G]'era una uscita, e dove le sirene, [F] circe calipso, perse nel brusio, [C] di voci che non
so [G] legare assieme.
[C] Mi sfuggo nel timone, vela, remo, [G] la frattura fa inizio ed il finire.
[F] L'urlo dell'acceccato polifemo, [B] ed il mio navigare [E] per fuggire, [Am] e fuggendo si muore
la mia morte, e [F] sento vicina, quando tutto tace [G] sul mare, e maledico la mia sorte.
[B]
Non [E] trovo pace, [Am] forse perché sono rimasto solo, [F] ma allora non tremava la mia mano, e
[G] i remi muta in ali al folle volo.
[F]
Oltre l [E]'umano, [A] [Am]
[A]
la via del mare segna false rotte, [Ab] e il dannevole immagini tracciato,
[A] solo leggende perse nella notte [Ab] perenne, di chi un giorno mi ha cantato, [G] donandomi per
un'eterna vita, racchiusi in versi, in ritmi, in una rima, [Db] dandomi ancora [A] la gioia infinita
di [G] entrare in porti [B] sconosciuti [F] prima.
[Am] [E]
[A] [Am]
Bisogna che lo affermi fortemente, [E] che certo non appartenevo al mare, [Am] anche se Deido l'impe
umana gente mi [E] sospinse un giorno a navigare.
[C] E se guardavo l'isola petrosa, [G]
uliviarmenti sopra ogni collina c [C]'era il mio cuore al
sommo d'ogni cosa, c'era l'anima mia [Bm] che contadina.
[Am] Un'isola d'aratro e di frumento, [G] senza le vele, senza pescatori, [C] il sudore e la terra
erano argento, [B] il mine e l'oglio erano [E] i miei ori.
[Am] Ma se tu guardi un monte che è di faccia, [E]
senti che ti sospinge un altro monte, [Am] un'isola
col mare che l'abbraccia, ti [E] chiama un'altra isola di fronte.
[C] E diedi un volto a quelle mie chimere, [G] le navi costruite in forma ardita, [C] con cavinavi
dalle vele nere.
E nel mare cambiò [G] quella mia vita, [C] e il mare trascurato mi travolse.
[G]
Seppi che il mio futuro era sul mare, [F] con un dubbio però che non si sciolse, [B] senza
futuro era [E] il mio navigare.
[Am] Ma nel futuro trame di passato [F] si uniscono a brandelli di presente, [G] ti esalta l'acqua
e il gusto del salato.
[B]
Brucia [E] la mente, [Am] e ad ogni viaggio reinventarsi un mito, [F] ogni incontro ridisegnare il mondo,
[G] e perdersi nel gusto del proibito, [F]
sempre [E] più in fondo.
[A]
[F] [A]
E andare [Am] in giorni bianchi come era assurda, [E] soffio di vento e forza delle braccia, ma
[Am] no il timone, sguardo nella pura [E] stiuma che lascia in fine una traccia.
[C] Andare nella notte che ti avvolge, [G]
scruttando delle stelle il tremolare, [C] in alto l'orsa
è un segno che ti volge, diritta verso il [G] nord della polare.
[C] E andare come spinto dal destino, [G] verso una guerra, verso l'avventura, [F] e tornare contro
ogni vaticino, [B] contro gli dèi e contro [E] la paura.
[Am] E andare verso isole incantate, verso [Ab] altri amori, verso forze arcane, [Am] compagni persi
e navi naufragate, [E] per mesi, anni, o soltanto settimane, [C] la memoria confonde dall'oblio,
c [G]'era una uscita, e dove le sirene, [F] circe calipso, perse nel brusio, [C] di voci che non
so [G] legare assieme.
[C] Mi sfuggo nel timone, vela, remo, [G] la frattura fa inizio ed il finire.
[F] L'urlo dell'acceccato polifemo, [B] ed il mio navigare [E] per fuggire, [Am] e fuggendo si muore
la mia morte, e [F] sento vicina, quando tutto tace [G] sul mare, e maledico la mia sorte.
[B]
Non [E] trovo pace, [Am] forse perché sono rimasto solo, [F] ma allora non tremava la mia mano, e
[G] i remi muta in ali al folle volo.
[F]
Oltre l [E]'umano, [A] [Am]
[A]
la via del mare segna false rotte, [Ab] e il dannevole immagini tracciato,
[A] solo leggende perse nella notte [Ab] perenne, di chi un giorno mi ha cantato, [G] donandomi per
un'eterna vita, racchiusi in versi, in ritmi, in una rima, [Db] dandomi ancora [A] la gioia infinita
di [G] entrare in porti [B] sconosciuti [F] prima.
[Am] [E]
Key:
G
Am
E
C
F
G
Am
E
_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ [Am] _
_ _ [A] _ _ _ _ [Am] _ _
_ _ _ Bisogna che lo affermi fortemente, [E] che certo non appartenevo al mare, [Am] anche se Deido l'impe
umana gente mi [E] sospinse un giorno a navigare.
[C] E se guardavo l'isola petrosa, [G]
uliviarmenti sopra ogni collina c [C]'era il mio cuore al
sommo d'ogni cosa, c'era l'anima mia [Bm] che contadina.
[Am] Un'isola d'aratro e di frumento, [G] senza le vele, senza pescatori, [C] il sudore e la terra
erano argento, [B] il mine e l'oglio erano [E] i miei ori.
[Am] Ma se tu guardi un monte che è di faccia, [E]
senti che ti sospinge un altro monte, [Am] un'isola
col mare che l'abbraccia, ti [E] chiama un'altra isola di fronte.
[C] E diedi un volto a quelle mie chimere, [G] le navi costruite in forma ardita, [C] con cavinavi
dalle vele nere.
E nel mare cambiò [G] quella mia vita, [C] e il mare trascurato mi travolse.
[G]
Seppi che il mio futuro era sul mare, [F] con un dubbio però che non si sciolse, [B] senza
futuro era [E] il mio navigare.
[Am] Ma nel futuro trame di passato [F] si uniscono a brandelli di presente, [G] ti esalta l'acqua
e il gusto del salato.
[B]
Brucia [E] la mente, [Am] e ad ogni viaggio reinventarsi un mito, [F] ogni incontro ridisegnare il mondo,
[G] e perdersi nel gusto del proibito, [F]
sempre [E] più in fondo.
[A] _ _ _ _ _
[F] _ _ _ [A] _ _ _ _ _
_ _ E andare [Am] in giorni bianchi come era assurda, [E] soffio di vento e forza delle braccia, ma
[Am] no il timone, sguardo nella pura [E] stiuma che lascia in fine una traccia.
[C] Andare nella notte che ti avvolge, [G]
scruttando delle stelle il tremolare, [C] in alto l'orsa
è un segno che ti volge, diritta verso il [G] nord della polare.
[C] E andare come spinto dal destino, [G] verso una guerra, verso l'avventura, [F] e tornare contro
ogni vaticino, [B] contro gli dèi e contro [E] la paura.
[Am] E andare verso isole incantate, verso [Ab] altri amori, verso forze arcane, [Am] compagni persi
e navi naufragate, [E] per mesi, anni, o soltanto settimane, [C] la memoria confonde dall'oblio,
c [G]'era una uscita, e dove le sirene, [F] circe calipso, perse nel brusio, [C] di voci che non
so [G] legare assieme.
[C] Mi sfuggo nel timone, vela, remo, [G] la frattura fa inizio ed il finire.
[F] L'urlo dell'acceccato polifemo, [B] ed il mio navigare [E] per fuggire, [Am] e fuggendo si muore
la mia morte, e [F] sento vicina, quando tutto tace [G] sul mare, e maledico la mia sorte.
[B]
Non [E] trovo pace, _ [Am] forse perché sono rimasto solo, [F] ma allora non tremava la mia mano, e
[G] i remi muta in ali al folle volo.
[F]
Oltre l [E]'umano, _ [A] _ _ _ _ [Am] _
_ _ _ [A] _ _ _ _ _
_ _ la via del mare segna false rotte, [Ab] e il dannevole immagini tracciato,
[A] solo leggende perse nella notte [Ab] perenne, di chi un giorno mi ha cantato, [G] donandomi per
un'eterna vita, racchiusi in versi, in ritmi, in una rima, [Db] dandomi ancora [A] la gioia infinita
di [G] entrare in porti [B] sconosciuti [F] prima.
_ _ [Am] _ _ _ _ _ _ _ _ _
_ [E] _ _ _ _ _ _ _
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_ _ _ _ _ _ _ [Am] _
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_ _ _ Bisogna che lo affermi fortemente, [E] che certo non appartenevo al mare, [Am] anche se Deido l'impe
umana gente mi [E] sospinse un giorno a navigare.
[C] E se guardavo l'isola petrosa, [G]
uliviarmenti sopra ogni collina c [C]'era il mio cuore al
sommo d'ogni cosa, c'era l'anima mia [Bm] che contadina.
[Am] Un'isola d'aratro e di frumento, [G] senza le vele, senza pescatori, [C] il sudore e la terra
erano argento, [B] il mine e l'oglio erano [E] i miei ori.
[Am] Ma se tu guardi un monte che è di faccia, [E]
senti che ti sospinge un altro monte, [Am] un'isola
col mare che l'abbraccia, ti [E] chiama un'altra isola di fronte.
[C] E diedi un volto a quelle mie chimere, [G] le navi costruite in forma ardita, [C] con cavinavi
dalle vele nere.
E nel mare cambiò [G] quella mia vita, [C] e il mare trascurato mi travolse.
[G]
Seppi che il mio futuro era sul mare, [F] con un dubbio però che non si sciolse, [B] senza
futuro era [E] il mio navigare.
[Am] Ma nel futuro trame di passato [F] si uniscono a brandelli di presente, [G] ti esalta l'acqua
e il gusto del salato.
[B]
Brucia [E] la mente, [Am] e ad ogni viaggio reinventarsi un mito, [F] ogni incontro ridisegnare il mondo,
[G] e perdersi nel gusto del proibito, [F]
sempre [E] più in fondo.
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_ _ E andare [Am] in giorni bianchi come era assurda, [E] soffio di vento e forza delle braccia, ma
[Am] no il timone, sguardo nella pura [E] stiuma che lascia in fine una traccia.
[C] Andare nella notte che ti avvolge, [G]
scruttando delle stelle il tremolare, [C] in alto l'orsa
è un segno che ti volge, diritta verso il [G] nord della polare.
[C] E andare come spinto dal destino, [G] verso una guerra, verso l'avventura, [F] e tornare contro
ogni vaticino, [B] contro gli dèi e contro [E] la paura.
[Am] E andare verso isole incantate, verso [Ab] altri amori, verso forze arcane, [Am] compagni persi
e navi naufragate, [E] per mesi, anni, o soltanto settimane, [C] la memoria confonde dall'oblio,
c [G]'era una uscita, e dove le sirene, [F] circe calipso, perse nel brusio, [C] di voci che non
so [G] legare assieme.
[C] Mi sfuggo nel timone, vela, remo, [G] la frattura fa inizio ed il finire.
[F] L'urlo dell'acceccato polifemo, [B] ed il mio navigare [E] per fuggire, [Am] e fuggendo si muore
la mia morte, e [F] sento vicina, quando tutto tace [G] sul mare, e maledico la mia sorte.
[B]
Non [E] trovo pace, _ [Am] forse perché sono rimasto solo, [F] ma allora non tremava la mia mano, e
[G] i remi muta in ali al folle volo.
[F]
Oltre l [E]'umano, _ [A] _ _ _ _ [Am] _
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_ _ la via del mare segna false rotte, [Ab] e il dannevole immagini tracciato,
[A] solo leggende perse nella notte [Ab] perenne, di chi un giorno mi ha cantato, [G] donandomi per
un'eterna vita, racchiusi in versi, in ritmi, in una rima, [Db] dandomi ancora [A] la gioia infinita
di [G] entrare in porti [B] sconosciuti [F] prima.
_ _ [Am] _ _ _ _ _ _ _ _ _
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