Stornelli Della Sila Chords by Otello Profazio
Tempo:
128.2 bpm
Chords used:
D
A
G
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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[D] [A]
[D] [A]
[D] Questa è l'erba dei [A] cento colori, questa è l'erba dei [D] cento sapori,
si la mangia la [A] giovinella e si fa sempre [D] più bella,
si la mangia [A] l'anziana, ne va buona per [D] una semana,
si la mangia lo [A] vecchiarello e si fa lo [D] giovane.
[A] [G] [D]
[A] [D]
Questa si la [A] tutta nostra che n'addura [D] dei nostri,
si va là che [A] si si rune dove guarda un [D] tinnadduni,
e sti pini [A] tutti quanti fermi là come [D] un gigante,
una cosa [A] tu lo sai che al mondo [D] non c'è mai.
[A]
[G] [D] [A]
[D] Donna cicca [A] pizzicato che di grande [D] parentato
lacrimava [A] cittu cittu che aveva perso [D] lo petito
e pigliava [A] gargarotti a mattina, [D] giorni e notti,
finì che come [A] una scupa la [D] perlaparia una lupa,
che da forza [A] di mangiare non si poteva [D] mai sentare.
[A] [D]
[A] [D]
Don Battista è [A] turdulici che ha dinari ed [D] è felice
che ha carrozze [A] da cavalli che ha li pieni un [D] tenacalli,
che ha girato [A] buonusia l'Alemagna e la [D] Turchia,
quando c'è [A] capitato c'è rimasto un [D] fantasato.
[A]
[D] [A]
[D] Giorgio Lecce è una [A] farina stagionata [D] signorina,
bella ricca all [A]'ittirata sempre all'ombra era [D] arristata,
e all'umare la [A] stagioni all'uvierno ogni [D] zoglione,
non aveva [A] concluso niente ma che ha vinto [D] finalmente,
è miracolo [A] chiurito ci ha appistato l [D]'omare.
[A] [D]
[A] [D]
Non gli ho vero [A] dico a tia che mi guardi che [D] è la via,
tu signora che [A] mi guardi quando viene sempre [D] tardi,
tu ci trovi ogni [A] ricchezza a salute e a [D] contentizza,
tu devi annunci [A] pensare che puoi sempre [D] scivolare,
ed è stato entrati [A] i pini ciò che vuoi [D] tutto conviene.
Su gridata [A] a Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
Su gridata [A] a Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
Su gridata a [A] Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
[A] [D]
[D] [A]
[D] Questa è l'erba dei [A] cento colori, questa è l'erba dei [D] cento sapori,
si la mangia la [A] giovinella e si fa sempre [D] più bella,
si la mangia [A] l'anziana, ne va buona per [D] una semana,
si la mangia lo [A] vecchiarello e si fa lo [D] giovane.
[A] [G] [D]
[A] [D]
Questa si la [A] tutta nostra che n'addura [D] dei nostri,
si va là che [A] si si rune dove guarda un [D] tinnadduni,
e sti pini [A] tutti quanti fermi là come [D] un gigante,
una cosa [A] tu lo sai che al mondo [D] non c'è mai.
[A]
[G] [D] [A]
[D] Donna cicca [A] pizzicato che di grande [D] parentato
lacrimava [A] cittu cittu che aveva perso [D] lo petito
e pigliava [A] gargarotti a mattina, [D] giorni e notti,
finì che come [A] una scupa la [D] perlaparia una lupa,
che da forza [A] di mangiare non si poteva [D] mai sentare.
[A] [D]
[A] [D]
Don Battista è [A] turdulici che ha dinari ed [D] è felice
che ha carrozze [A] da cavalli che ha li pieni un [D] tenacalli,
che ha girato [A] buonusia l'Alemagna e la [D] Turchia,
quando c'è [A] capitato c'è rimasto un [D] fantasato.
[A]
[D] [A]
[D] Giorgio Lecce è una [A] farina stagionata [D] signorina,
bella ricca all [A]'ittirata sempre all'ombra era [D] arristata,
e all'umare la [A] stagioni all'uvierno ogni [D] zoglione,
non aveva [A] concluso niente ma che ha vinto [D] finalmente,
è miracolo [A] chiurito ci ha appistato l [D]'omare.
[A] [D]
[A] [D]
Non gli ho vero [A] dico a tia che mi guardi che [D] è la via,
tu signora che [A] mi guardi quando viene sempre [D] tardi,
tu ci trovi ogni [A] ricchezza a salute e a [D] contentizza,
tu devi annunci [A] pensare che puoi sempre [D] scivolare,
ed è stato entrati [A] i pini ciò che vuoi [D] tutto conviene.
Su gridata [A] a Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
Su gridata [A] a Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
Su gridata a [A] Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
[A] [D]
Key:
D
A
G
D
A
G
D
A
_ _ [D] _ _ _ [A] _ _ _
_ [D] _ _ _ _ [A] _ _ _
_ [D] _ _ _ _ _ Questa è l'erba dei [A] cento colori, questa è l'erba dei [D] cento sapori,
si la mangia la [A] giovinella e si fa sempre [D] più bella,
si la mangia [A] l'anziana, ne va buona per [D] una semana,
si la mangia lo [A] vecchiarello e si fa lo [D] giovane. _ _
_ _ [A] _ _ _ [G] _ [D] _ _
_ [A] _ _ _ _ [D] _ _ _
_ _ Questa si la [A] tutta nostra che n'addura [D] dei nostri,
si va là che [A] si si rune dove guarda un [D] tinnadduni,
e sti pini [A] tutti quanti fermi là come [D] un gigante,
una cosa [A] tu lo sai che al mondo [D] non c'è mai.
_ _ [A] _ _ _
_ [G] _ [D] _ _ _ [A] _ _ _
_ [D] _ _ _ _ _ Donna cicca [A] pizzicato che di grande [D] parentato
lacrimava [A] cittu cittu che aveva perso [D] lo petito
e pigliava [A] gargarotti a mattina, [D] giorni e notti,
finì che come [A] una scupa la [D] perlaparia una lupa,
che da forza [A] di mangiare non si poteva [D] mai sentare. _
_ [A] _ _ _ _ [D] _ _ _
_ [A] _ _ _ _ [D] _ _ _
_ _ Don Battista è [A] turdulici che ha dinari ed [D] è felice
che ha carrozze [A] da cavalli che ha li pieni un [D] tenacalli,
che ha girato [A] buonusia l'Alemagna e la [D] Turchia,
quando c'è [A] capitato c'è rimasto un [D] fantasato.
_ _ [A] _ _ _
_ [D] _ _ _ _ [A] _ _ _
_ [D] _ _ _ _ _ Giorgio Lecce è una [A] farina stagionata [D] signorina,
bella ricca all [A]'ittirata sempre all'ombra era [D] arristata,
e all'umare la [A] stagioni all'uvierno ogni [D] zoglione,
non aveva [A] concluso niente ma che ha vinto [D] finalmente,
è miracolo [A] chiurito ci ha appistato l [D]'omare. _ _
_ [A] _ _ _ _ [D] _ _ _
_ [A] _ _ _ _ [D] _ _ _
_ Non gli ho vero [A] dico a tia che mi guardi che [D] è la via,
tu signora che [A] mi guardi quando viene sempre [D] tardi,
tu ci trovi ogni [A] ricchezza a salute e a [D] contentizza,
tu devi annunci [A] pensare che puoi sempre [D] scivolare,
ed è stato entrati [A] i pini ciò che vuoi [D] tutto conviene.
Su gridata [A] a Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
Su gridata [A] a Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
Su gridata a [A] Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
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_ [D] _ _ _ _ _ Questa è l'erba dei [A] cento colori, questa è l'erba dei [D] cento sapori,
si la mangia la [A] giovinella e si fa sempre [D] più bella,
si la mangia [A] l'anziana, ne va buona per [D] una semana,
si la mangia lo [A] vecchiarello e si fa lo [D] giovane. _ _
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_ _ Questa si la [A] tutta nostra che n'addura [D] dei nostri,
si va là che [A] si si rune dove guarda un [D] tinnadduni,
e sti pini [A] tutti quanti fermi là come [D] un gigante,
una cosa [A] tu lo sai che al mondo [D] non c'è mai.
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_ [D] _ _ _ _ _ Donna cicca [A] pizzicato che di grande [D] parentato
lacrimava [A] cittu cittu che aveva perso [D] lo petito
e pigliava [A] gargarotti a mattina, [D] giorni e notti,
finì che come [A] una scupa la [D] perlaparia una lupa,
che da forza [A] di mangiare non si poteva [D] mai sentare. _
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_ _ Don Battista è [A] turdulici che ha dinari ed [D] è felice
che ha carrozze [A] da cavalli che ha li pieni un [D] tenacalli,
che ha girato [A] buonusia l'Alemagna e la [D] Turchia,
quando c'è [A] capitato c'è rimasto un [D] fantasato.
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_ [D] _ _ _ _ [A] _ _ _
_ [D] _ _ _ _ _ Giorgio Lecce è una [A] farina stagionata [D] signorina,
bella ricca all [A]'ittirata sempre all'ombra era [D] arristata,
e all'umare la [A] stagioni all'uvierno ogni [D] zoglione,
non aveva [A] concluso niente ma che ha vinto [D] finalmente,
è miracolo [A] chiurito ci ha appistato l [D]'omare. _ _
_ [A] _ _ _ _ [D] _ _ _
_ [A] _ _ _ _ [D] _ _ _
_ Non gli ho vero [A] dico a tia che mi guardi che [D] è la via,
tu signora che [A] mi guardi quando viene sempre [D] tardi,
tu ci trovi ogni [A] ricchezza a salute e a [D] contentizza,
tu devi annunci [A] pensare che puoi sempre [D] scivolare,
ed è stato entrati [A] i pini ciò che vuoi [D] tutto conviene.
Su gridata [A] a Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
Su gridata [A] a Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
Su gridata a [A] Granfavella si la mia si [D] tutta bella.
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