Chords for Le luci della centrale elettrica - Per respingerti in mare
Tempo:
125.15 bpm
Chords used:
Bm
Em
G
A
D
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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[Em] [D]
[Em]
[D]
[G] Se il nostro viaggio porta [Bm] un po' più lontano, tu sorridevi agli [Em] autovelox e mi spedivi
contro, [Bm] spedivi contro il pentagono.
[A] I tuoi erei pieni di [Em] armi e di beni materiali, [Bm] le parole d'amore delle centrali nucleari
e tutti gli [Em] altri Vietnam che per le [Bm] trasfusioni [F#] vuoi la [E] vernice [A] rossa perché è più [Em] coreografica.
Quando [Bm] mi hai detto che sono [Em] come l'era, quando [D] ti ho detto che sei [Em] come l'era,
[D] hai deciso che [Bm] sei lesbico e i tuoi pensieri sono [Em] spesso dello stesso
[D] materiale del cielo
di Milano, [G] sventolano dai [Em] fazzoletti bianchi dalle finestre quando [D] passiamo per salutarci
o perché [E] si [D] arrendono.
[Em] E tutti i nostri no, dove vuoi che ci [Bm] portino?
E neanche [Em] se ti [G] pagano ma tanto non ti [Bm]
[A] [Bm]
[G] [Bm]
[A] [Em] pagano.
E il motore eterno del nostro furgone, gli [C] ombre rosse e i toni della tua [G] voce, era per [Em] rischiarare.
Sulle puttane in via Europa e cominciava a tevicare su [C] questo schifo di amore, era [G] per
respingerti il [Em] mare.
Per farmi tempesta e lente, tra appresaglie [C] come tante utilitarie per [G] conformarsi ad un
[Em] certo modello di dolore, per un mai inteso senso del [C] progresso, per un difetto di
[Em] fabbricazione.
Regine Acei, Regine Acei, e nei negozi chiusi, dove [A] cazzo [Em] siete andati tutti?
I vostri [D] sguardi che fondevano i [Bm] metalli, [D] e i camionisti [Em] addormentati, su di noi hai
[A] centodieci, il dubbio fragile tra [G] le tue ciglia, [D] il [Em] guardrail come vorrei, i tuoi fuochi artificiali,
le [D] tue cazzo di [Bm] [G] canzoni commerciali.
[Em] Ci troveremo davanti [Bm] ai nostri muri dei [D] pianti, oppure uccisi [Em] da putti.
[Bm] I tuoi amici che si [G] contano sui petali di quei fiori che [Bm] quando soffi si disfano gli
aerei [A] per Palermo, fermi a prendere [Bm] freddo, i 10 grammi nel tuo [G] reggiseno, i quei schierecci
che non [Bm] tornano, quei ultimi mesi [A] immobili, santi raccoglitori di [Bm] pomodori, le bombe al
foscolo, [G] quei momenti che respiravamo [Bm] forte come se stessimo correndo, [A] come per commemorare
i tuoi [Bm] capelli lunghissimi, i lavori [G] irregolari, militari, ragnari, [Bm] tramotti che hanno dei
colori [A] chimici, dei tenuti morti, [Bm] i venti forti dei deserti [G] libici, i venti che incendiano
i [Bm] campi nomadi, le mete [A] uniti, le navi ferme [Bm] immobili tra l'Italia Marte e la Libia, [G] i
primi fai antinebbia, le [Bm] nostre ultime, un fere [A] piorente, le guardie [Bm] notturne che fanno
[G] a dormire, non c'è niente [Bm] da capire, non c'è niente [A] da capire.
[Bm] [Em] [Cm]
[Bm] [Em]
[Cm] [Bm]
[Em] [Cm]
[Bm] [Em]
[Cm] [Bm]
[Em] [Cm]
[Bm]
[Em]
[D]
[G] Se il nostro viaggio porta [Bm] un po' più lontano, tu sorridevi agli [Em] autovelox e mi spedivi
contro, [Bm] spedivi contro il pentagono.
[A] I tuoi erei pieni di [Em] armi e di beni materiali, [Bm] le parole d'amore delle centrali nucleari
e tutti gli [Em] altri Vietnam che per le [Bm] trasfusioni [F#] vuoi la [E] vernice [A] rossa perché è più [Em] coreografica.
Quando [Bm] mi hai detto che sono [Em] come l'era, quando [D] ti ho detto che sei [Em] come l'era,
[D] hai deciso che [Bm] sei lesbico e i tuoi pensieri sono [Em] spesso dello stesso
[D] materiale del cielo
di Milano, [G] sventolano dai [Em] fazzoletti bianchi dalle finestre quando [D] passiamo per salutarci
o perché [E] si [D] arrendono.
[Em] E tutti i nostri no, dove vuoi che ci [Bm] portino?
E neanche [Em] se ti [G] pagano ma tanto non ti [Bm]
[A] [Bm]
[G] [Bm]
[A] [Em] pagano.
E il motore eterno del nostro furgone, gli [C] ombre rosse e i toni della tua [G] voce, era per [Em] rischiarare.
Sulle puttane in via Europa e cominciava a tevicare su [C] questo schifo di amore, era [G] per
respingerti il [Em] mare.
Per farmi tempesta e lente, tra appresaglie [C] come tante utilitarie per [G] conformarsi ad un
[Em] certo modello di dolore, per un mai inteso senso del [C] progresso, per un difetto di
[Em] fabbricazione.
Regine Acei, Regine Acei, e nei negozi chiusi, dove [A] cazzo [Em] siete andati tutti?
I vostri [D] sguardi che fondevano i [Bm] metalli, [D] e i camionisti [Em] addormentati, su di noi hai
[A] centodieci, il dubbio fragile tra [G] le tue ciglia, [D] il [Em] guardrail come vorrei, i tuoi fuochi artificiali,
le [D] tue cazzo di [Bm] [G] canzoni commerciali.
[Em] Ci troveremo davanti [Bm] ai nostri muri dei [D] pianti, oppure uccisi [Em] da putti.
[Bm] I tuoi amici che si [G] contano sui petali di quei fiori che [Bm] quando soffi si disfano gli
aerei [A] per Palermo, fermi a prendere [Bm] freddo, i 10 grammi nel tuo [G] reggiseno, i quei schierecci
che non [Bm] tornano, quei ultimi mesi [A] immobili, santi raccoglitori di [Bm] pomodori, le bombe al
foscolo, [G] quei momenti che respiravamo [Bm] forte come se stessimo correndo, [A] come per commemorare
i tuoi [Bm] capelli lunghissimi, i lavori [G] irregolari, militari, ragnari, [Bm] tramotti che hanno dei
colori [A] chimici, dei tenuti morti, [Bm] i venti forti dei deserti [G] libici, i venti che incendiano
i [Bm] campi nomadi, le mete [A] uniti, le navi ferme [Bm] immobili tra l'Italia Marte e la Libia, [G] i
primi fai antinebbia, le [Bm] nostre ultime, un fere [A] piorente, le guardie [Bm] notturne che fanno
[G] a dormire, non c'è niente [Bm] da capire, non c'è niente [A] da capire.
[Bm] [Em] [Cm]
[Bm] [Em]
[Cm] [Bm]
[Em] [Cm]
[Bm] [Em]
[Cm] [Bm]
[Em] [Cm]
[Bm]
Key:
Bm
Em
G
A
D
Bm
Em
G
[Em] _ _ _ _ _ [D] _ _ _
_ _ _ _ [Em] _ _ _ _
[D] _ _ _ _ _ _ _ _
[G] Se il nostro viaggio porta [Bm] un po' più lontano, _ tu sorridevi agli [Em] autovelox e mi spedivi
contro, [Bm] spedivi contro il pentagono.
[A] I tuoi erei pieni di [Em] armi e di beni _ materiali, [Bm] le parole d'amore delle centrali nucleari
e tutti gli [Em] altri Vietnam che per le [Bm] trasfusioni [F#] vuoi la [E] vernice [A] rossa perché è più [Em] coreografica.
Quando [Bm] mi hai detto che sono [Em] come l'era, quando [D] ti ho detto che sei [Em] come l'era,
_ _ [D] _ hai deciso che [Bm] sei lesbico e i tuoi pensieri sono [Em] spesso dello stesso _
[D] materiale del cielo
di Milano, [G] sventolano dai [Em] fazzoletti bianchi dalle finestre quando [D] passiamo per salutarci
o perché [E] si [D] arrendono.
_ [Em] E tutti i nostri no, dove vuoi che ci [Bm] portino? _ _ _
_ _ _ E neanche [Em] se ti [G] pagano ma tanto non ti _ [Bm] _ _ _ _
[A] _ _ _ _ [Bm] _ _ _ _
[G] _ _ _ _ [Bm] _ _ _ _
[A] _ _ _ [Em] pagano.
E il motore eterno del nostro furgone, gli [C] ombre rosse e i toni della tua [G] voce, era per _ [Em] rischiarare.
Sulle puttane in via Europa e cominciava a tevicare su [C] questo schifo di amore, era [G] per
respingerti il [Em] mare.
Per farmi tempesta e lente, tra appresaglie [C] come tante utilitarie per [G] conformarsi ad un
[Em] certo modello di dolore, per un mai inteso senso del [C] progresso, per un difetto di _
[Em] fabbricazione.
Regine Acei, Regine Acei, e nei negozi chiusi, dove [A] cazzo [Em] siete andati tutti?
I vostri [D] sguardi che fondevano i [Bm] metalli, [D] e i camionisti [Em] addormentati, su di noi hai
[A] centodieci, il dubbio fragile tra [G] le tue ciglia, [D] il [Em] guardrail come vorrei, i tuoi fuochi artificiali,
le [D] tue cazzo di [Bm] [G] canzoni commerciali.
[Em] Ci troveremo davanti [Bm] ai nostri muri dei [D] pianti, _ oppure uccisi [Em] da putti. _ _
_ _ _ _ [Bm] I tuoi amici che si [G] contano sui petali di quei fiori che [Bm] quando soffi si disfano gli
aerei [A] per Palermo, fermi a prendere [Bm] freddo, i 10 grammi nel tuo [G] reggiseno, i quei schierecci
che non [Bm] tornano, quei ultimi mesi [A] immobili, santi raccoglitori di [Bm] pomodori, le bombe al
foscolo, [G] quei momenti che respiravamo [Bm] forte come se stessimo correndo, [A] come per commemorare
i tuoi [Bm] capelli lunghissimi, i lavori [G] irregolari, militari, ragnari, [Bm] tramotti che hanno dei
colori [A] chimici, dei tenuti morti, [Bm] i venti forti dei deserti [G] libici, i venti che incendiano
i [Bm] campi nomadi, le mete [A] uniti, le navi ferme [Bm] immobili tra l'Italia Marte e la Libia, [G] i
primi fai antinebbia, le [Bm] nostre ultime, un fere [A] piorente, le guardie [Bm] notturne che fanno
[G] a dormire, non c'è niente [Bm] da capire, non c'è niente [A] da capire.
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[G] Se il nostro viaggio porta [Bm] un po' più lontano, _ tu sorridevi agli [Em] autovelox e mi spedivi
contro, [Bm] spedivi contro il pentagono.
[A] I tuoi erei pieni di [Em] armi e di beni _ materiali, [Bm] le parole d'amore delle centrali nucleari
e tutti gli [Em] altri Vietnam che per le [Bm] trasfusioni [F#] vuoi la [E] vernice [A] rossa perché è più [Em] coreografica.
Quando [Bm] mi hai detto che sono [Em] come l'era, quando [D] ti ho detto che sei [Em] come l'era,
_ _ [D] _ hai deciso che [Bm] sei lesbico e i tuoi pensieri sono [Em] spesso dello stesso _
[D] materiale del cielo
di Milano, [G] sventolano dai [Em] fazzoletti bianchi dalle finestre quando [D] passiamo per salutarci
o perché [E] si [D] arrendono.
_ [Em] E tutti i nostri no, dove vuoi che ci [Bm] portino? _ _ _
_ _ _ E neanche [Em] se ti [G] pagano ma tanto non ti _ [Bm] _ _ _ _
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[A] _ _ _ [Em] pagano.
E il motore eterno del nostro furgone, gli [C] ombre rosse e i toni della tua [G] voce, era per _ [Em] rischiarare.
Sulle puttane in via Europa e cominciava a tevicare su [C] questo schifo di amore, era [G] per
respingerti il [Em] mare.
Per farmi tempesta e lente, tra appresaglie [C] come tante utilitarie per [G] conformarsi ad un
[Em] certo modello di dolore, per un mai inteso senso del [C] progresso, per un difetto di _
[Em] fabbricazione.
Regine Acei, Regine Acei, e nei negozi chiusi, dove [A] cazzo [Em] siete andati tutti?
I vostri [D] sguardi che fondevano i [Bm] metalli, [D] e i camionisti [Em] addormentati, su di noi hai
[A] centodieci, il dubbio fragile tra [G] le tue ciglia, [D] il [Em] guardrail come vorrei, i tuoi fuochi artificiali,
le [D] tue cazzo di [Bm] [G] canzoni commerciali.
[Em] Ci troveremo davanti [Bm] ai nostri muri dei [D] pianti, _ oppure uccisi [Em] da putti. _ _
_ _ _ _ [Bm] I tuoi amici che si [G] contano sui petali di quei fiori che [Bm] quando soffi si disfano gli
aerei [A] per Palermo, fermi a prendere [Bm] freddo, i 10 grammi nel tuo [G] reggiseno, i quei schierecci
che non [Bm] tornano, quei ultimi mesi [A] immobili, santi raccoglitori di [Bm] pomodori, le bombe al
foscolo, [G] quei momenti che respiravamo [Bm] forte come se stessimo correndo, [A] come per commemorare
i tuoi [Bm] capelli lunghissimi, i lavori [G] irregolari, militari, ragnari, [Bm] tramotti che hanno dei
colori [A] chimici, dei tenuti morti, [Bm] i venti forti dei deserti [G] libici, i venti che incendiano
i [Bm] campi nomadi, le mete [A] uniti, le navi ferme [Bm] immobili tra l'Italia Marte e la Libia, [G] i
primi fai antinebbia, le [Bm] nostre ultime, un fere [A] piorente, le guardie [Bm] notturne che fanno
[G] a dormire, non c'è niente [Bm] da capire, non c'è niente [A] da capire.
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