Chords for Banda Bassotti - 24 marzo 2012
Tempo:
93.55 bpm
Chords used:
G
F
C
D
Bb
Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
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[Db] Contro [Fm] questo sistema, [Cm] ognuno a modo suo.
[Fm]
Io non so quanto si [F] possa fare politica che la [D] musica.
Diciamo che noi abbiamo scelto una [A] barricata in questo periodo della nostra vita che è la [C] musica,
ma che ci facciamo proprio politica.
[Fm]
[Db]
Non abbiamo [Eb] conosciuto essere banda bassotti e appunto sostenendo le [F] persone come questa,
lavoratori
[C] Come un piccolo collettivo politico di Roma.
Sì, cose politiche insomma, [F] o internazionalismo
Il gruppo [G] musicale è arrivato dopo 5, 6, [D] 7 anni che la gente comunque ci chiamava banda bassotti,
eravamo 3, 4 amici,
[Dm] i quarti amici che [E] organizzavamo, davamo una mano,
montavamo i palchi.
La [G] banda non è che ha un pensiero unico, univoco, politico,
anche [E] comunista o anarchico che sia, no?
O socialista.
[N] E questo forse è l'unica nostra grande ricchezza che abbiamo.
Poi magari sei direttato come un gruppo militante, una cosa o un'altra,
però noi ognuno ha la sua percezione di quello che è la lotta, di quello che è solo resistere.
Però lo sviluppiamo, lo continuiamo da anni e anni a svilupparlo insieme.
L'unica costante che rimane della banda è che racconta la sua storia,
che è la storia vera, che sono gente che vive veramente dal basso,
gente che va a lavorare, gente licenziata, tutti insieme,
questa è la storia, la forza [Fm] della banda.
Poi in realtà musicalmente c'è stata la [G] rivoluzione, i rifiati,
noi siamo tre contanti, abbiamo dei colori spettacolari,
[F] la direzione su cui [Bb] rimamo è sempre vera, comunque la corrente c'è sempre in faccia.
[F] Se fermiamo [B] un attimo la giornata, come [Bb] quello che siamo,
che siamo ancora operai, che siamo ancora in maniera sfasciata e tutto quanto,
[A] i problemi, i debiti e tutto quanto, quando [C] andiamo a chiedere a gente,
dicono no perché dobbiamo andare via, perché poi domani chi [F] deve andare a lavorare,
se dobbiamo riposare, una cosa o un'altra, dobbiamo andare via.
Perché ancora lavorate?
Perché?
Perché [C] dovevo?
Ma non campate che andiamo via.
[G] Perché [F] si campano con la musica?
[Db] Qualcuno si campano, ma non siamo certi noi.
E pensare che la banda potesse campare con la musica,
io mi chiamo Arsura, però,
come si dice?
[F] Arsura, Arsura.
No, non si può, e poi comunque [Bb] sia pure che potesse campare con la musica,
ma poi
Fare [Fm] i quattro cimbi, la deriva tutto, tutta la vita [C] così.
[F]
[Bb] La prima è [F] già,
e non sentire [C] la russa,
e [Bb] la sian.
Oggi [Db] un partito che rappresenta in realtà i lavoratori,
[Gb] io non lo vedo, personalmente parlo, no?
Poi magari c'è il [Ab] compagno Scuola, il compagno [G] Dario, il compagno Sigaro,
diciamo a me questi si avvicinano, e io non posso non sostenere la sua idea,
anche se magari non sono d'accordo.
Diciamo che è un lontano sistema di centralismo democratico,
e quindi io devo aiutare la mia classe,
la mia gente, e lo farò con tutti e con [Ab] tutti.
Fino a che io lo [G] ritengo giusto, eh?
[D] E diciamo che questo bene o male è proprio
[D] il concreto del spirito del gruppo,
non è che mi voglio
[Gm] Devo essere forza [D] stalinista o devo essere forza trotschista?
[G] Cioè tutte queste vecchie [F] etichette
che noi conosciamo abbastanza bene purtroppo,
purtroppo perché appunto, [N] dico,
ci hanno frazionato, ci hanno suddiviso, mi hanno spezzato le gambe.
Perché il peggior nemico di noi stessi siamo noi.
Che noi abbiamo un obiettivo e lo sappiamo qual è,
prende il potere.
O se non abbiamo questo obiettivo,
direte voi [Bb] qual è l'obiettivo.
[C] [G] [Am]
[C] [G] Cioè noi non [F] siamo più i ragazzi ribelli,
siamo stati, adesso siamo gente grande che lavora,
per cui se ci mettiamo a fare barricade, guardi che
si campa più, qualcosa tocca fare.
E il punto di trattatura c'è, sta [Eb] vicino.
Però bisogna essere disposti a rimetterci tutto, cioè pure,
quando si fanno le cose.
Perché questi mille fuochi messi insieme
diventano un grande fuoco alla [Ab] fine, no?
Invece tutti separati,
c'è [G] sempre una cosa che riescono a controllare [C] meglio.
[G]
[D] [G] [E]
[G] Come fai a chiamare violento uno che resiste
per il proprio posto di [N] lavoro, per la propria sovrappresenza?
Come puoi etichettarlo come violento?
Se da sempre, insomma, pure nella resistenza
ho dovuto utilizzare la violenza per cacciar via
questi fascisti, che poi dal resto si sono girati le spalle
e si sono rimessi al posto di prima, no?
Dal 45 e poi.
E quindi io sto subito alla violenza.
Questa violenza, ma chi me la [A] ripaga?
[B]
Me la potrò [Gb] liberare solo con l'idealismo?
Non è che io sto
voglio di
bisogna per forza utilizzare la violenza come sistema,
per carità, però che uno risponde
a quello che gli [N] riguarda, sicuramente sì.
E se passa anche attraverso la violenza, useremo anche quella.
Questo non c'è dubbio, l'hanno fatto i partigiani
e noi lo faremo come
siccome siamo i loro figli,
i loro nipoti, lo faremo anche noi.
Per l'escellenza d'Italia sono i lavoratori i più onesti,
ma non comandano, questo è il problema.
Quando molti sindacalisti lavoravano, forse capivano le condizioni dei lavoratori.
Quando i sindacalisti non lavorano,
quando, diciamo così, i dirigenti delle lotte
si staccano da, in realtà, delle masse
è difficile che poi si possa combinare qualcosa di utile per tutti quanti.
E il vertice poi, che comunque [D] è distante dalla base,
la foglia è distante dalla radice,
ma la foglia, comunque, dovrei ricordarvi,
non c'è la radice, non c'è la strada.
E la radice è la forza dell'albero.
[F]
[C] [F] [A]
[G] Non sentite un po' la [B] mancanza, insomma, della voce,
del [F] pensiero in Italia,
[A] a supporto anche dei movimenti e delle lotte di cui parlavamo prima?
[G] Ma io penso che la voce, io lo so, [Ab] è che non te la fanno sentire.
[D] O a volte siamo sordi noi e non le sentiamo.
Perché la voce, io lo so, la voglia.
Magari non parlano tutti l'italiano,
non parlano [C] perfettamente l'italiano, ma ci stanno.
[G] [F] [B] [G] [Am]
[Fm]
Io non so quanto si [F] possa fare politica che la [D] musica.
Diciamo che noi abbiamo scelto una [A] barricata in questo periodo della nostra vita che è la [C] musica,
ma che ci facciamo proprio politica.
[Fm]
[Db]
Non abbiamo [Eb] conosciuto essere banda bassotti e appunto sostenendo le [F] persone come questa,
lavoratori
[C] Come un piccolo collettivo politico di Roma.
Sì, cose politiche insomma, [F] o internazionalismo
Il gruppo [G] musicale è arrivato dopo 5, 6, [D] 7 anni che la gente comunque ci chiamava banda bassotti,
eravamo 3, 4 amici,
[Dm] i quarti amici che [E] organizzavamo, davamo una mano,
montavamo i palchi.
La [G] banda non è che ha un pensiero unico, univoco, politico,
anche [E] comunista o anarchico che sia, no?
O socialista.
[N] E questo forse è l'unica nostra grande ricchezza che abbiamo.
Poi magari sei direttato come un gruppo militante, una cosa o un'altra,
però noi ognuno ha la sua percezione di quello che è la lotta, di quello che è solo resistere.
Però lo sviluppiamo, lo continuiamo da anni e anni a svilupparlo insieme.
L'unica costante che rimane della banda è che racconta la sua storia,
che è la storia vera, che sono gente che vive veramente dal basso,
gente che va a lavorare, gente licenziata, tutti insieme,
questa è la storia, la forza [Fm] della banda.
Poi in realtà musicalmente c'è stata la [G] rivoluzione, i rifiati,
noi siamo tre contanti, abbiamo dei colori spettacolari,
[F] la direzione su cui [Bb] rimamo è sempre vera, comunque la corrente c'è sempre in faccia.
[F] Se fermiamo [B] un attimo la giornata, come [Bb] quello che siamo,
che siamo ancora operai, che siamo ancora in maniera sfasciata e tutto quanto,
[A] i problemi, i debiti e tutto quanto, quando [C] andiamo a chiedere a gente,
dicono no perché dobbiamo andare via, perché poi domani chi [F] deve andare a lavorare,
se dobbiamo riposare, una cosa o un'altra, dobbiamo andare via.
Perché ancora lavorate?
Perché?
Perché [C] dovevo?
Ma non campate che andiamo via.
[G] Perché [F] si campano con la musica?
[Db] Qualcuno si campano, ma non siamo certi noi.
E pensare che la banda potesse campare con la musica,
io mi chiamo Arsura, però,
come si dice?
[F] Arsura, Arsura.
No, non si può, e poi comunque [Bb] sia pure che potesse campare con la musica,
ma poi
Fare [Fm] i quattro cimbi, la deriva tutto, tutta la vita [C] così.
[F]
[Bb] La prima è [F] già,
e non sentire [C] la russa,
e [Bb] la sian.
Oggi [Db] un partito che rappresenta in realtà i lavoratori,
[Gb] io non lo vedo, personalmente parlo, no?
Poi magari c'è il [Ab] compagno Scuola, il compagno [G] Dario, il compagno Sigaro,
diciamo a me questi si avvicinano, e io non posso non sostenere la sua idea,
anche se magari non sono d'accordo.
Diciamo che è un lontano sistema di centralismo democratico,
e quindi io devo aiutare la mia classe,
la mia gente, e lo farò con tutti e con [Ab] tutti.
Fino a che io lo [G] ritengo giusto, eh?
[D] E diciamo che questo bene o male è proprio
[D] il concreto del spirito del gruppo,
non è che mi voglio
[Gm] Devo essere forza [D] stalinista o devo essere forza trotschista?
[G] Cioè tutte queste vecchie [F] etichette
che noi conosciamo abbastanza bene purtroppo,
purtroppo perché appunto, [N] dico,
ci hanno frazionato, ci hanno suddiviso, mi hanno spezzato le gambe.
Perché il peggior nemico di noi stessi siamo noi.
Che noi abbiamo un obiettivo e lo sappiamo qual è,
prende il potere.
O se non abbiamo questo obiettivo,
direte voi [Bb] qual è l'obiettivo.
[C] [G] [Am]
[C] [G] Cioè noi non [F] siamo più i ragazzi ribelli,
siamo stati, adesso siamo gente grande che lavora,
per cui se ci mettiamo a fare barricade, guardi che
si campa più, qualcosa tocca fare.
E il punto di trattatura c'è, sta [Eb] vicino.
Però bisogna essere disposti a rimetterci tutto, cioè pure,
quando si fanno le cose.
Perché questi mille fuochi messi insieme
diventano un grande fuoco alla [Ab] fine, no?
Invece tutti separati,
c'è [G] sempre una cosa che riescono a controllare [C] meglio.
[G]
[D] [G] [E]
[G] Come fai a chiamare violento uno che resiste
per il proprio posto di [N] lavoro, per la propria sovrappresenza?
Come puoi etichettarlo come violento?
Se da sempre, insomma, pure nella resistenza
ho dovuto utilizzare la violenza per cacciar via
questi fascisti, che poi dal resto si sono girati le spalle
e si sono rimessi al posto di prima, no?
Dal 45 e poi.
E quindi io sto subito alla violenza.
Questa violenza, ma chi me la [A] ripaga?
[B]
Me la potrò [Gb] liberare solo con l'idealismo?
Non è che io sto
voglio di
bisogna per forza utilizzare la violenza come sistema,
per carità, però che uno risponde
a quello che gli [N] riguarda, sicuramente sì.
E se passa anche attraverso la violenza, useremo anche quella.
Questo non c'è dubbio, l'hanno fatto i partigiani
e noi lo faremo come
siccome siamo i loro figli,
i loro nipoti, lo faremo anche noi.
Per l'escellenza d'Italia sono i lavoratori i più onesti,
ma non comandano, questo è il problema.
Quando molti sindacalisti lavoravano, forse capivano le condizioni dei lavoratori.
Quando i sindacalisti non lavorano,
quando, diciamo così, i dirigenti delle lotte
si staccano da, in realtà, delle masse
è difficile che poi si possa combinare qualcosa di utile per tutti quanti.
E il vertice poi, che comunque [D] è distante dalla base,
la foglia è distante dalla radice,
ma la foglia, comunque, dovrei ricordarvi,
non c'è la radice, non c'è la strada.
E la radice è la forza dell'albero.
[F]
[C] [F] [A]
[G] Non sentite un po' la [B] mancanza, insomma, della voce,
del [F] pensiero in Italia,
[A] a supporto anche dei movimenti e delle lotte di cui parlavamo prima?
[G] Ma io penso che la voce, io lo so, [Ab] è che non te la fanno sentire.
[D] O a volte siamo sordi noi e non le sentiamo.
Perché la voce, io lo so, la voglia.
Magari non parlano tutti l'italiano,
non parlano [C] perfettamente l'italiano, ma ci stanno.
[G] [F] [B] [G] [Am]
Key:
G
F
C
D
Bb
G
F
C
[Db] Contro [Fm] questo sistema, [Cm] ognuno a modo suo.
[Fm]
Io non so quanto si [F] possa fare politica che la [D] musica.
Diciamo che noi abbiamo scelto una [A] barricata in questo periodo della nostra vita che è la [C] musica,
ma che ci facciamo proprio politica.
[Fm] _
_ _ _ _ _ [Db] _ _
Non abbiamo [Eb] conosciuto essere banda bassotti e appunto sostenendo le [F] persone come questa, _
lavoratori_
[C] Come un piccolo collettivo politico di Roma.
Sì, cose politiche insomma, [F] o _ _ _ internazionalismo_
Il gruppo [G] musicale è arrivato dopo 5, 6, [D] 7 anni che la gente comunque ci chiamava banda bassotti,
eravamo 3, 4 amici,
[Dm] i quarti amici che [E] organizzavamo, davamo una mano,
montavamo i palchi.
La [G] banda non è che ha un pensiero unico, univoco, politico,
_ anche [E] comunista o anarchico che sia, no?
O socialista.
[N] E questo forse è l'unica nostra grande ricchezza che abbiamo. _
Poi magari sei direttato come un gruppo militante, una cosa o un'altra,
però noi ognuno ha la sua _ percezione di quello che è la lotta, di quello che è solo resistere. _
Però lo sviluppiamo, lo continuiamo da anni e anni a svilupparlo insieme.
L'unica costante che rimane della banda è che racconta la sua storia,
che è la storia vera, che sono gente che vive veramente dal basso,
gente che va a lavorare, gente licenziata, tutti insieme,
questa è la storia, la forza [Fm] della banda.
Poi in realtà musicalmente c'è stata la [G] rivoluzione, i rifiati,
noi siamo tre contanti, abbiamo dei colori spettacolari,
[F] la direzione su cui [Bb] rimamo è sempre vera, comunque la corrente c'è sempre in faccia.
[F] Se fermiamo [B] un attimo la giornata, come [Bb] quello che siamo,
che siamo ancora operai, che siamo ancora in maniera sfasciata e tutto quanto,
[A] i problemi, i debiti e tutto quanto, quando [C] andiamo a chiedere a gente,
dicono no perché dobbiamo andare via, perché poi domani chi [F] deve andare a lavorare,
se dobbiamo riposare, una cosa o un'altra, dobbiamo andare via.
Perché ancora lavorate?
Perché?
Perché [C] dovevo?
Ma non campate che andiamo via.
[G] Perché [F] si campano con la musica?
_ [Db] Qualcuno si campano, ma non siamo certi noi.
E pensare che la banda potesse campare con la musica,
io mi chiamo Arsura, però,
come si dice?
[F] Arsura, Arsura.
_ No, non si può, e poi comunque [Bb] sia pure che potesse campare con la musica,
ma poi_
Fare [Fm] i quattro cimbi, la deriva tutto, tutta la vita [C] così.
_ _ _ _ [F] _
_ _ [Bb] La prima è [F] già,
e non sentire [C] la russa,
e [Bb] la sian.
Oggi [Db] un partito che rappresenta in realtà i lavoratori,
_ [Gb] io non lo vedo, personalmente parlo, no?
Poi magari c'è il [Ab] compagno Scuola, il compagno [G] Dario, il compagno Sigaro,
diciamo a me questi si avvicinano, e io non posso non _ sostenere la sua idea,
anche se magari non sono d'accordo.
Diciamo che è un lontano sistema di centralismo democratico,
e quindi io devo aiutare la mia classe,
la mia gente, e lo farò con tutti e con [Ab] tutti.
Fino a che io lo [G] ritengo giusto, eh?
[D] E diciamo che questo bene o male è proprio
[D] il concreto del spirito del gruppo,
non è che mi voglio_
[Gm] Devo essere forza [D] stalinista o devo essere forza trotschista?
[G] Cioè tutte queste vecchie [F] etichette
che noi conosciamo abbastanza bene purtroppo,
purtroppo perché appunto, [N] dico,
ci hanno frazionato, ci hanno suddiviso, mi hanno spezzato le gambe.
Perché il peggior nemico di noi stessi siamo noi.
Che noi abbiamo un obiettivo e lo sappiamo qual è,
prende il potere. _
O se non abbiamo questo obiettivo,
direte voi [Bb] qual è l'obiettivo. _
[C] _ _ _ [G] _ _ [Am] _ _ _
[C] _ _ _ [G] _ _ Cioè noi non [F] siamo più i ragazzi ribelli,
siamo stati, adesso siamo gente grande che lavora,
per cui se ci mettiamo a fare barricade, guardi che_
si campa più, _ qualcosa tocca fare.
E il punto di trattatura c'è, sta [Eb] vicino.
_ Però bisogna essere disposti a rimetterci tutto, cioè pure,
_ quando si fanno le cose.
Perché questi mille fuochi messi insieme
diventano un grande fuoco alla [Ab] fine, no?
Invece tutti separati,
c'è [G] sempre una cosa che riescono a controllare [C] meglio.
_ _ [G] _ _ _
[D] _ _ _ _ _ [G] _ _ [E] _
_ _ [G] Come fai a chiamare violento uno che resiste
per il proprio posto di [N] lavoro, per la propria sovrappresenza?
Come puoi etichettarlo come violento?
Se da sempre, insomma, pure nella resistenza
ho dovuto utilizzare la violenza per cacciar via
questi fascisti, che poi dal resto si sono girati le spalle
e si sono rimessi al posto di prima, no?
Dal 45 e poi.
E quindi io sto subito alla violenza.
Questa violenza, ma chi me la [A] ripaga?
_ [B]
Me la potrò [Gb] liberare solo con l'idealismo?
Non è che io sto_
voglio di_
bisogna per forza utilizzare la violenza come sistema,
per carità, però che uno risponde
a quello che gli [N] riguarda, sicuramente sì.
E se passa anche attraverso la violenza, useremo anche quella.
Questo non c'è dubbio, l'hanno fatto i partigiani
e noi lo faremo come_
siccome siamo i loro figli,
i loro nipoti, lo faremo anche noi.
Per l'escellenza d'Italia sono i lavoratori i più onesti,
ma non comandano, questo è il problema.
Quando molti sindacalisti lavoravano, forse capivano le condizioni dei lavoratori.
Quando i sindacalisti non lavorano,
quando, diciamo così, i dirigenti delle lotte
si staccano da, in realtà, delle masse
è difficile che poi si possa combinare qualcosa di utile per tutti quanti.
E il vertice poi, che comunque [D] è distante dalla base,
la foglia è distante dalla radice,
ma la foglia, comunque, dovrei ricordarvi,
non c'è la radice, non c'è la strada.
E la radice è la forza dell'albero.
_ _ _ [F] _ _ _
_ _ _ [C] _ _ [F] _ _ [A] _
_ _ [G] Non sentite un po' la [B] mancanza, insomma, della voce,
del [F] pensiero in Italia,
[A] a supporto anche dei movimenti e delle lotte di cui parlavamo prima?
[G] Ma io penso che la voce, io lo so, [Ab] è che non te la fanno sentire.
[D] O a volte siamo sordi noi e non le sentiamo.
Perché la voce, io lo so, la voglia.
Magari non parlano tutti l'italiano,
non parlano [C] perfettamente l'italiano, ma ci stanno.
_ _ _ [G] _ _ [F] _ _ _ _ [B] _ _ [G] _ _ [Am] _
[Fm]
Io non so quanto si [F] possa fare politica che la [D] musica.
Diciamo che noi abbiamo scelto una [A] barricata in questo periodo della nostra vita che è la [C] musica,
ma che ci facciamo proprio politica.
[Fm] _
_ _ _ _ _ [Db] _ _
Non abbiamo [Eb] conosciuto essere banda bassotti e appunto sostenendo le [F] persone come questa, _
lavoratori_
[C] Come un piccolo collettivo politico di Roma.
Sì, cose politiche insomma, [F] o _ _ _ internazionalismo_
Il gruppo [G] musicale è arrivato dopo 5, 6, [D] 7 anni che la gente comunque ci chiamava banda bassotti,
eravamo 3, 4 amici,
[Dm] i quarti amici che [E] organizzavamo, davamo una mano,
montavamo i palchi.
La [G] banda non è che ha un pensiero unico, univoco, politico,
_ anche [E] comunista o anarchico che sia, no?
O socialista.
[N] E questo forse è l'unica nostra grande ricchezza che abbiamo. _
Poi magari sei direttato come un gruppo militante, una cosa o un'altra,
però noi ognuno ha la sua _ percezione di quello che è la lotta, di quello che è solo resistere. _
Però lo sviluppiamo, lo continuiamo da anni e anni a svilupparlo insieme.
L'unica costante che rimane della banda è che racconta la sua storia,
che è la storia vera, che sono gente che vive veramente dal basso,
gente che va a lavorare, gente licenziata, tutti insieme,
questa è la storia, la forza [Fm] della banda.
Poi in realtà musicalmente c'è stata la [G] rivoluzione, i rifiati,
noi siamo tre contanti, abbiamo dei colori spettacolari,
[F] la direzione su cui [Bb] rimamo è sempre vera, comunque la corrente c'è sempre in faccia.
[F] Se fermiamo [B] un attimo la giornata, come [Bb] quello che siamo,
che siamo ancora operai, che siamo ancora in maniera sfasciata e tutto quanto,
[A] i problemi, i debiti e tutto quanto, quando [C] andiamo a chiedere a gente,
dicono no perché dobbiamo andare via, perché poi domani chi [F] deve andare a lavorare,
se dobbiamo riposare, una cosa o un'altra, dobbiamo andare via.
Perché ancora lavorate?
Perché?
Perché [C] dovevo?
Ma non campate che andiamo via.
[G] Perché [F] si campano con la musica?
_ [Db] Qualcuno si campano, ma non siamo certi noi.
E pensare che la banda potesse campare con la musica,
io mi chiamo Arsura, però,
come si dice?
[F] Arsura, Arsura.
_ No, non si può, e poi comunque [Bb] sia pure che potesse campare con la musica,
ma poi_
Fare [Fm] i quattro cimbi, la deriva tutto, tutta la vita [C] così.
_ _ _ _ [F] _
_ _ [Bb] La prima è [F] già,
e non sentire [C] la russa,
e [Bb] la sian.
Oggi [Db] un partito che rappresenta in realtà i lavoratori,
_ [Gb] io non lo vedo, personalmente parlo, no?
Poi magari c'è il [Ab] compagno Scuola, il compagno [G] Dario, il compagno Sigaro,
diciamo a me questi si avvicinano, e io non posso non _ sostenere la sua idea,
anche se magari non sono d'accordo.
Diciamo che è un lontano sistema di centralismo democratico,
e quindi io devo aiutare la mia classe,
la mia gente, e lo farò con tutti e con [Ab] tutti.
Fino a che io lo [G] ritengo giusto, eh?
[D] E diciamo che questo bene o male è proprio
[D] il concreto del spirito del gruppo,
non è che mi voglio_
[Gm] Devo essere forza [D] stalinista o devo essere forza trotschista?
[G] Cioè tutte queste vecchie [F] etichette
che noi conosciamo abbastanza bene purtroppo,
purtroppo perché appunto, [N] dico,
ci hanno frazionato, ci hanno suddiviso, mi hanno spezzato le gambe.
Perché il peggior nemico di noi stessi siamo noi.
Che noi abbiamo un obiettivo e lo sappiamo qual è,
prende il potere. _
O se non abbiamo questo obiettivo,
direte voi [Bb] qual è l'obiettivo. _
[C] _ _ _ [G] _ _ [Am] _ _ _
[C] _ _ _ [G] _ _ Cioè noi non [F] siamo più i ragazzi ribelli,
siamo stati, adesso siamo gente grande che lavora,
per cui se ci mettiamo a fare barricade, guardi che_
si campa più, _ qualcosa tocca fare.
E il punto di trattatura c'è, sta [Eb] vicino.
_ Però bisogna essere disposti a rimetterci tutto, cioè pure,
_ quando si fanno le cose.
Perché questi mille fuochi messi insieme
diventano un grande fuoco alla [Ab] fine, no?
Invece tutti separati,
c'è [G] sempre una cosa che riescono a controllare [C] meglio.
_ _ [G] _ _ _
[D] _ _ _ _ _ [G] _ _ [E] _
_ _ [G] Come fai a chiamare violento uno che resiste
per il proprio posto di [N] lavoro, per la propria sovrappresenza?
Come puoi etichettarlo come violento?
Se da sempre, insomma, pure nella resistenza
ho dovuto utilizzare la violenza per cacciar via
questi fascisti, che poi dal resto si sono girati le spalle
e si sono rimessi al posto di prima, no?
Dal 45 e poi.
E quindi io sto subito alla violenza.
Questa violenza, ma chi me la [A] ripaga?
_ [B]
Me la potrò [Gb] liberare solo con l'idealismo?
Non è che io sto_
voglio di_
bisogna per forza utilizzare la violenza come sistema,
per carità, però che uno risponde
a quello che gli [N] riguarda, sicuramente sì.
E se passa anche attraverso la violenza, useremo anche quella.
Questo non c'è dubbio, l'hanno fatto i partigiani
e noi lo faremo come_
siccome siamo i loro figli,
i loro nipoti, lo faremo anche noi.
Per l'escellenza d'Italia sono i lavoratori i più onesti,
ma non comandano, questo è il problema.
Quando molti sindacalisti lavoravano, forse capivano le condizioni dei lavoratori.
Quando i sindacalisti non lavorano,
quando, diciamo così, i dirigenti delle lotte
si staccano da, in realtà, delle masse
è difficile che poi si possa combinare qualcosa di utile per tutti quanti.
E il vertice poi, che comunque [D] è distante dalla base,
la foglia è distante dalla radice,
ma la foglia, comunque, dovrei ricordarvi,
non c'è la radice, non c'è la strada.
E la radice è la forza dell'albero.
_ _ _ [F] _ _ _
_ _ _ [C] _ _ [F] _ _ [A] _
_ _ [G] Non sentite un po' la [B] mancanza, insomma, della voce,
del [F] pensiero in Italia,
[A] a supporto anche dei movimenti e delle lotte di cui parlavamo prima?
[G] Ma io penso che la voce, io lo so, [Ab] è che non te la fanno sentire.
[D] O a volte siamo sordi noi e non le sentiamo.
Perché la voce, io lo so, la voglia.
Magari non parlano tutti l'italiano,
non parlano [C] perfettamente l'italiano, ma ci stanno.
_ _ _ [G] _ _ [F] _ _ _ _ [B] _ _ [G] _ _ [Am] _