Chords for ADRIANO CELENTANO E ALBERTO LUPO UN ANNO DOPO

Tempo:
88.175 bpm
Chords used:

G

E

A

C

F#

Tuning:Standard Tuning (EADGBE)Capo:+0fret
Show Tuner
ADRIANO CELENTANO E ALBERTO LUPO UN ANNO DOPO chords
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[G] Intanto, intanto benvenuto.
Stai bene, sì?
Sì, tutto bene.
Senti, ma cosa ci fai con quei fiori?
No, niente, questi qui non sono per te.
Beh, lo spero.
Sì, piuttosto voglio dire, cos'è che hai bisogno?
Come cosa ho bisogno?
Sì, no, tipo, so che mi avete chiamato via la televisione.
Sì.
Dico, cosa vuoi?
Che canti, faccia ridere, balli.
Beh, se ti abbiamo chiamato
Vuoi che faccia piange anche, Kirk?
Ultimamente io faccio anche piangere.
Ah, sì?
Sì, non so se hai visto
No, io non l'ho visto.
Beh, sì, eh
E fai piange?
Ma se l'hai chiamato qui è evidente che devi fare qualcosa.
Beh, certo, è chiaro, non fare complimenti.
No, no, non mi faccio.
Io sono qua apposta, eh, proprio per tirar su le sorti di Teatro 10.
Ah.
Anche perché se no, se è davanti così diventa Teatro 9.
Ah, buona, buona.
Carino.
E chi te l'ha detta, questa?
Questo?
Ah, sì.
Sì, aveva solo questa.
Ah, solo questa te l'aveva detta.
Sì.
Eh, senti Dimmi.
E
No, scusa, cosa c'hai?
Cosa c'hai?
No, cosa c'hai tu?
Io?
Io niente.
Che hai?
Ah, sì, sì.
No, ti spiego, io sono un pochino strambo perché tutti gli artisti molto grossi, così
famosi, hanno questo genere di stramberia.
Ah, sì?
Sì, certo.
Sarebbe
No, veramente, fa un certo
Perché
È una cosa, veramente, che ha i grossi artisti
Fa artista, fa artista.
E sarebbe il cosiddetto strambismo di Venere.
Cosa, come esiste?
Sì, sì.
Non hai mai sentito dire, per esempio, oh, quello lì c'ha lo strambismo di Venere,
lei c'ha lo strambismo
Ma qual è strambismo?
Strambismo di Venere. Lo strabismo!
Come strabismo?
Non c'è la M.
Oh, beh, allora mi ha fregato la M, mi ha fregato.
Mi ha fregato la M.
Ma quale M, dai?
Ma [A] quello è lo [G] strabismo di Venere, non lo strambismo di Venere.
Ma dico, lo sai cos'è lo strabismo di Venere?
No.
Si dice, si dice strabismo di Venere?
Sì.
Quella specie di piccola cosa
Devo tirar giù le mani?
Sì, no, non piglia il fastidio.
Ah, sì?
È per spiegare.
Ah, beh, va bene.
No, perché devo spiegarti, quella specie di piccolo difetto, che in effetti non è un difetto,
è un difetto di quelle donne che hanno l'occhio un po' convergente, ma non è storto,
un po' convergente verso l'interno.
Ma è vero, se è convergente un pochino è storto.
Però è lo strabismo di Venere, che è un [G] difetto, ma in effetti diventa una qualità.
Cioè quelle donne sono
Scusa, non è che non voglio farti parlare.
Sì, sì.
Quelle donne lì sono [C] affascinanti.
Ma l'occhio però è un pochino storto?
Sì, ma non vuol dire
È un fascino, è un fascino.
[G] Tu, insomma, vorresti dirmi adesso qui, che uno che ha un po'
Una che ha gli occhi storti è affascinante? È affascinante.
È affascinante?
Sì.
[F#] [G] Secondo te, prima voli' affascinare.
Ma cosa c'è?
Perchè quello ha gli occhi storti, poi è un uomo.
È Venere, cos'è?
Ma come Venere è una donna, non un uomo.
Eh, allora dillo' prima che è una donna.
Eh, ma scusa, che pazienza.
No, no, no.
Sì, no scusa, ma io sono un po' curioso.
Vuoi sapere cosa ci fai con queste fiori, queste rose?
Queste qui sono rose che io ho voluto portare a Mena, perché mi piace molto la canzone che fa con te, tra l'altro, è forte.
E ho voluto donare queste rose.
Ma senti, ma non mi sembrano molto fresche queste rose.
[E] Come?
No, perché qui sono fresche sempre.
Ma sembrano pentite sempre.
Beh, ma queste qui sono rose di città, in città il massimo che si può avere in città è questa qui.
Ma va.
[G] Perché la città, praticamente, il fiore lo trasforma.
Sì, come mai?
Eh, guarda che roba.
Ma come mai, perché?
Eh, come mai, perché lo smuovi.
Infatti io sono venuto qui a fare un discorso, a fare una canzone, e io ho fatto una canzone contro l'inquinamento.
Ah.
Perché non si può più andare avanti, è un disastro.
È grave la cosa.
E cos'è, cos'è, una denuncia?
Sì, beh, per adesso non ho sposto, ma quando ho cantato poi denuncio tutto.
Per esempio, sai ai bambini che cosa succede?
Ai bambini cosa succede?
Sì, ai bambini.
Cosa succede ai bambini?
Cosa succede?
Eh?
No, no, cosa succede ai bambini?
Come succede?
Ma che ne so, sai tu?
Eh, no, ma, io te lo dico io cosa succede.
No, ma cosa succede?
E dimmelo.
Poi grida.
No, grida.
No, tu sai che i bambini, per esempio, i medici hanno fatto una statistica.
Sì.
Eh?
Che dice che appena nascono, cioè appena nascono, i bambini, insomma.
Sì, sono i bambini.
Sì, ma non è che anche Roma è inquinato.
Sì, ma Milano.
Però Milano un po' di più, anche perché lì ci sono io.
Eh, già.
Comunque, voglio dirti che i bambini è come se fumassero 90 sigarette al giorno.
Ma vabbè.
Sì, sì.
Ma dai, fumano tanto.
Fumano, tu vedi i bambini che nascono fumando.
Ah, sì?
Tant'è vero che
No, no, su, serio.
Ridono questi.
Eh, ridono.
I 400 ridono, ma adesso ho fatto gli scherzi.
Nascono fumando, tant'è vero che le mamme non comprono più [Am] neanche i biberoni.
No.
Li preparano in sigaro.
Ah, [Gm] subito.
Tu per esempio adesso, quante sigarette fumi?
Io fumo purtroppo una sessantina di sigarette, [G] purtroppo.
Ecco, 60.
Più 90 lo smoke?
150.
150.
Infatti tu per me hai due giorni di vita.
Ah, grazie.
Mi permetti di fumare e ti salvo.
Ah, insomma, se mi fermo soltanto all'inquinamento?
Sì, tu dovresti soltanto fumare all'inquinamento, che è già molto.
È già molto.
E poi puoi andare avanti bene.
Ho capito, ma tu, ma è una situazione grave?
Gravissima.
Ma sai il mio amministratore che cosa
il mio amministratore Pintus?
Sì, Pintus.
E che gli è successo?
Sì, che parola, fa parte di troppo.
Ha ucciso uno.
Ma va!
Sì.
Il tuo amministratore ha mattato uno?
Il mio amministratore, perché lui è venuto da me, aveva le vacanze così, no?
Tu gliel'hai dato.
Sì, gliel'ho dato, ero a dieci anni e non gliele davo.
Allora, cosa ha fatto?
Nel partire ha preso la macchina, no?
Ha chiuso la macchina e è partito.
E non si è mai fermato fino a Sestrieto.
A andare a Sestrieto.
Allora cosa è successo?
Che nella macchina è rimasta l'aria di Milano e lui respirava quest'aria.
E' chiaro, l'aria è chiusa fuori.
E' già chiaro.
È evidente.
E se no, metteva le ruote all'aria e andava.
È naturale.
E allora è rimasto l'aria di Milano che era dentro nella macchina.
Non so se hai capito.
No, no, ho capito, ho capito.
Non te lo spiego ancora.
No, no, no, è arrivato a Sestrieto.
Ecco, è arrivato a Sestrieto, due mila metri, dove invece l'aria lì, ecco sì, l'aria è pura.
Allora l'albergatore è andato lì per venire in incontro, perché lui si è fermato proprio in cucina dell'hotel.
E' andato lì per venire in incontro e ha detto, buongiorno signor Pinto.
E lui ha detto, salve.
E lui, tac, è stato qui.
Chi?
L'albergatore?
L'albergatore.
Ma va.
Senti, lui nel dire salve è uscito un po' di fiato di Milano e è rimasto qui.
[E] Sì.
Ah, eh, Damir, quindi è una situazione veramente grave.
Sì, troppo grave.
Senti, senti, a questo punto io vorrei dirti [G] una cosa.
Tu che sei un cittadino importante di Milano, no?
Sì.
Sei un cittadino importante.
Beh, certo, io sono uno dei primi.
Anzi, io vorrei dire che io sono il primo cittadino di Milano.
E tu non è il sindaco, cosa c'è?
No, no, no, calma, calma.
Era il primo, il sindaco adesso è il terzo.
Perché è il terzo?
Eh, perché ha giocato in casa domenica e ha perso, quindi io sono il primo.
Ah, ho capito, ho capito.
Cosa vuol dire?
E' con tu.
Comunque, anche questa è di chiosso.
E' di chiosso.
Se non dovesse piacere
Non hai responsabilità.
Sì.
Senti, ma se a un certo punto tu come cittadino importante di Milano dovessi fare una proposta
per Perù, per fare qualcosa per questa situazione, cosa proporresti?
Beh, guarda, io se
scusa, ho pieni fiori sul soffitto.
Se un giorno un cittadino risolve qualcosa a Milano, io direi di costruire Milano da
capo proprio, eh, interamente, in un altro posto, con i tetti piccoli, bassi
No, aspetta, mi capisci.
Con i tetti bassi, proprio, non i grattacieli alti, che così almeno si vede anche il cielo.
E in un posto dove c'è la campagna.
Ah, in campagna?
Considerando il verde, così, poche case molto verde, poche case
Eh, per esempio, no?
Eh, capito, sì.
Per esempio dove?
Eh, non so, non so, in Briante.
Ah, in Briante?
Eh, certo.
Ah, bello, bello, molto campagna, molto verde.
E la Milano vecchia?
Beh, la Milano vecchia potrebbe essere una mostra permanente dell'inquinamento.
Ecco.
Perché
È una buona idea.
Buonissima, perché faremo affari d'oro, in quanto tutti i turisti vengono da tutto il
mondo per vedere questa città che si è distrutta così
Inquinatevi a Milano.
Inquinatevi a Milano.
Vecchia.
È chiaro.
Eh, forza, no?
E allora cosa succede?
Che si potrebbe fare dei buoni affari perché si venderebbe nelle scatole l'aria e lo smoke di Milano.
Ah.
E' un po' di fumo, è un po' di fumo.
Certo, e quest'aria qui, tra l'altro, ha un certo valore anche perché
Eh sì, perché con quest'aria qui poi dopo puoi accendere il gas e tutte le cose.
Con quell'aria lì?
Eh, è potente come aria.
Ah, è potente?
Quanto?
Quindi vai a accendere un fiammino?
Vai, poi allora a Milano più nessuno da due anni accende il fiammino.
E dove vanno a fumare?
Ah, a fumare vanno in Briante.
Ah, ho capito.
Key:  
G
2131
E
2311
A
1231
C
3211
F#
134211112
G
2131
E
2311
A
1231
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_ _ _ _ _ _ _ _
_ _ [G] Intanto, intanto benvenuto.
Stai bene, sì?
Sì, tutto bene.
Senti, ma cosa ci fai con quei fiori?
No, niente, questi qui non sono per te.
Beh, lo spero.
Sì, piuttosto voglio dire, cos'è che hai bisogno?
Come cosa ho bisogno?
Sì, no, tipo, so che mi avete chiamato via la televisione.
Sì.
Dico, cosa vuoi?
Che canti, faccia ridere, balli.
Beh, se ti abbiamo chiamato_
Vuoi che faccia piange anche, Kirk?
Ultimamente io faccio anche piangere.
Ah, sì?
Sì, non so se hai visto_
No, io non l'ho visto.
Beh, sì, eh_
E fai piange?
_ _ _ _ Ma se l'hai chiamato qui è evidente che devi fare qualcosa.
Beh, certo, è chiaro, non fare complimenti.
No, no, non mi faccio.
Io sono qua apposta, eh, proprio per tirar su le sorti di Teatro 10.
Ah.
Anche perché se no, se è davanti così diventa Teatro 9.
Ah, buona, buona.
Carino.
E chi te l'ha detta, questa?
Questo?
Ah, sì.
Sì, aveva solo questa.
Ah, solo questa te l'aveva detta.
Sì.
Eh, senti_ Dimmi.
E_
No, scusa, cosa c'hai?
Cosa c'hai?
No, cosa c'hai tu?
Io?
Io niente.
Che hai?
Ah, sì, sì.
No, ti spiego, io sono un pochino strambo perché tutti gli artisti molto grossi, così
famosi, hanno questo genere di stramberia.
Ah, sì?
Sì, certo.
Sarebbe_
No, veramente, fa un certo_
_ Perché_
È una cosa, veramente, che ha i grossi artisti_
Fa artista, fa artista.
E sarebbe il cosiddetto strambismo di Venere.
Cosa, come esiste?
Sì, sì.
Non hai mai sentito dire, per esempio, oh, quello lì c'ha lo strambismo di Venere,
lei c'ha lo strambismo_
Ma qual è strambismo?
Strambismo di Venere. Lo strabismo!
Come strabismo?
Non c'è la M.
Oh, beh, allora mi ha fregato la M, mi ha fregato.
Mi ha fregato la M.
Ma quale M, dai?
Ma [A] quello è lo [G] strabismo di Venere, non lo strambismo di Venere.
Ma dico, lo sai cos'è lo strabismo di Venere?
No.
Si dice, si dice strabismo di Venere?
Sì.
Quella specie di piccola cosa_
Devo tirar giù le mani?
Sì, no, non piglia il fastidio.
Ah, sì?
È per spiegare.
Ah, beh, va bene.
No, perché devo spiegarti, quella specie di piccolo difetto, che in effetti non è un difetto,
è un difetto di quelle donne che hanno l'occhio un po' convergente, ma non è storto,
un po' convergente verso l'interno.
Ma è vero, se è convergente un pochino è storto.
Però è lo strabismo di Venere, che è un [G] difetto, ma in effetti diventa una qualità.
Cioè quelle donne sono_
Scusa, non è che non voglio farti parlare.
Sì, sì.
Quelle donne lì sono [C] affascinanti.
Ma l'occhio però è un pochino storto?
Sì, ma non vuol dire_
È un fascino, è un fascino.
[G] Tu, insomma, vorresti dirmi adesso qui, che uno che ha un po'_
Una che ha gli occhi storti è affascinante? È affascinante.
È affascinante? _
Sì.
_ _ _ _ [F#] _ [G] Secondo te, prima voli' affascinare.
Ma cosa c'è?
Perchè quello ha gli occhi storti, poi è un uomo.
È Venere, cos'è?
Ma come Venere è una donna, non un uomo.
Eh, allora dillo' prima che è una donna.
Eh, ma scusa, che pazienza.
No, no, no.
Sì, no scusa, ma io sono un po' curioso.
Vuoi sapere cosa ci fai con queste fiori, queste rose?
Queste qui sono rose che io ho voluto portare a Mena, perché mi piace molto la canzone che fa con te, tra l'altro, è forte.
E ho voluto donare queste rose.
Ma senti, ma non mi sembrano molto fresche queste rose. _
[E] Come?
No, perché qui sono fresche sempre.
Ma sembrano pentite sempre.
Beh, ma queste qui sono rose di città, in città il massimo che si può avere in città è questa qui.
Ma va.
[G] Perché la città, praticamente, il fiore lo trasforma.
Sì, come mai?
Eh, guarda che roba.
Ma come mai, perché?
Eh, come mai, perché lo smuovi.
Infatti io sono venuto qui a fare un discorso, a fare una canzone, e io ho fatto una canzone contro l'inquinamento.
Ah.
Perché non si può più andare avanti, è un disastro.
È grave la cosa.
E cos'è, cos'è, una denuncia?
Sì, beh, per adesso non ho sposto, ma quando ho cantato poi denuncio tutto.
_ Per esempio, sai ai bambini che cosa succede?
Ai bambini cosa succede?
Sì, ai bambini.
Cosa succede ai bambini?
Cosa succede?
Eh?
No, no, cosa succede ai bambini?
Come succede?
Ma che ne so, sai tu?
Eh, no, ma, io te lo dico io cosa succede.
No, ma cosa succede?
E dimmelo.
Poi grida.
No, grida.
No, tu sai che i bambini, per esempio, i medici hanno fatto una statistica.
Sì.
Eh?
Che dice che appena nascono, cioè appena nascono, i bambini, insomma.
Sì, sono i bambini. _
Sì, ma non è che anche Roma è inquinato.
Sì, ma Milano.
Però Milano un po' di più, anche perché lì ci sono io.
Eh, già. _
Comunque, voglio dirti che i bambini è come se fumassero 90 sigarette al giorno.
Ma vabbè.
Sì, sì.
Ma dai, fumano tanto.
Fumano, tu vedi i bambini che nascono fumando.
Ah, sì?
Tant'è vero che_
No, no, su, serio.
Ridono questi.
Eh, ridono.
I 400 ridono, ma adesso ho fatto gli scherzi.
Nascono fumando, tant'è vero che le mamme non comprono più [Am] neanche i biberoni.
No.
Li preparano in sigaro.
Ah, [Gm] subito.
Tu per esempio adesso, quante sigarette fumi?
Io fumo purtroppo una sessantina di sigarette, [G] purtroppo.
Ecco, 60.
Più 90 lo smoke?
150.
150.
Infatti tu per me hai due giorni di vita.
Ah, grazie.
_ Mi permetti di fumare e ti salvo.
Ah, insomma, se mi fermo soltanto all'inquinamento?
Sì, tu dovresti soltanto fumare all'inquinamento, che è già molto.
È già molto.
E poi puoi andare avanti bene.
Ho capito, ma tu, ma è una situazione grave?
Gravissima.
Ma sai il mio amministratore che cosa_
il mio amministratore_ Pintus?
Sì, Pintus.
E che gli è successo?
Sì, che parola, fa parte di troppo.
Ha ucciso uno.
Ma va!
Sì.
Il tuo amministratore ha mattato uno?
Il mio amministratore, perché lui è venuto da me, aveva le vacanze così, no?
Tu gliel'hai dato.
Sì, gliel'ho dato, ero a dieci anni e non gliele davo.
Allora, cosa ha fatto?
Nel partire ha preso la macchina, no?
Ha chiuso la macchina e è partito.
E non si è mai fermato fino a Sestrieto.
A andare a Sestrieto.
Allora cosa è successo?
Che nella macchina è rimasta l'aria di Milano e lui respirava quest'aria.
E' chiaro, l'aria è chiusa fuori.
E' già chiaro.
È evidente.
E se no, metteva le ruote all'aria e andava.
È naturale.
E allora è rimasto l'aria di Milano che era dentro nella macchina.
Non so se hai capito.
No, no, ho capito, ho capito.
Non te lo spiego ancora.
No, no, no, è arrivato a Sestrieto.
Ecco, è arrivato a Sestrieto, due mila metri, dove invece l'aria lì, ecco sì, l'aria è pura.
Allora l'albergatore è andato lì per venire in incontro, perché lui si è fermato proprio in cucina dell'hotel.
E' andato lì per venire in incontro e ha detto, buongiorno signor Pinto.
E lui ha detto, salve.
E lui, tac, è stato qui.
Chi?
L'albergatore?
L'albergatore.
Ma va.
Senti, lui nel dire salve è uscito un po' di fiato di Milano e è rimasto qui.
[E] Sì.
Ah, eh, Damir, quindi è una situazione veramente grave.
Sì, troppo grave.
Senti, senti, a questo punto io vorrei dirti [G] una cosa.
Tu che sei un cittadino importante di Milano, no?
Sì.
Sei un cittadino importante.
Beh, certo, io sono uno dei primi.
Anzi, io vorrei dire che io sono il primo cittadino di Milano.
E tu non è il sindaco, cosa c'è?
No, no, no, calma, calma.
Era il primo, il sindaco adesso è il terzo.
Perché è il terzo?
Eh, perché ha giocato in casa domenica e ha perso, quindi io sono il primo.
Ah, ho capito, ho capito.
Cosa vuol dire?
E' con tu.
Comunque, anche questa è di chiosso.
E' di chiosso.
Se non dovesse piacere_
Non hai responsabilità.
Sì.
Senti, ma se a un certo punto tu come cittadino importante di Milano dovessi fare una proposta
per Perù, per fare qualcosa per questa situazione, cosa proporresti?
Beh, guarda, io se_
scusa, ho pieni fiori sul soffitto.
_ _ _ _ _ _ Se un giorno un cittadino risolve qualcosa a Milano, io direi di costruire Milano da
capo proprio, eh, interamente, in un altro posto, con i tetti piccoli, bassi_
No, aspetta, mi capisci.
Con i tetti bassi, proprio, non i grattacieli alti, che così almeno si vede anche il cielo.
E in un posto dove c'è la campagna.
Ah, in campagna?
Considerando il verde, così, poche case molto verde, poche case_
Eh, per esempio, no?
Eh, capito, sì.
Per esempio dove?
Eh, non so, non so, in Briante.
Ah, in Briante?
Eh, certo.
Ah, bello, bello, molto campagna, molto verde.
E la Milano vecchia?
Beh, la Milano vecchia potrebbe essere una mostra permanente dell'inquinamento.
Ecco.
Perché_
È una buona idea.
Buonissima, perché faremo affari d'oro, in quanto tutti i turisti vengono da tutto il
mondo per vedere questa città che si è distrutta così_
Inquinatevi a Milano.
Inquinatevi a Milano.
Vecchia.
È chiaro.
Eh, forza, no?
E allora cosa succede?
Che si potrebbe fare dei buoni affari perché si venderebbe nelle scatole l'aria e lo smoke di Milano.
Ah.
E' un po' di fumo, è un po' di fumo.
Certo, e quest'aria qui, tra l'altro, ha un certo valore anche perché_
Eh sì, perché con quest'aria qui poi dopo puoi accendere il gas e tutte le cose.
Con quell'aria lì?
Eh, è potente come aria.
Ah, è potente?
Quanto?
Quindi vai a accendere un fiammino?
Vai, poi allora a Milano più nessuno da due anni accende il fiammino.
E dove vanno a fumare?
Ah, a fumare vanno in Briante.
Ah, ho capito. _ _